"Lei sta all'orizzonte: mi avvicino due passi, lei si allontana due passi. Cammino dieci passi, e l'orizzonte si allontana dieci passi più in là. Per molto che io cammini, mai la raggiungerò. A che serve l'utopia? A questo serve: a camminare!"
(Eduardo Galeano)

giovedì 27 marzo 2008

INTERVENTO BILANCIO 2008

Grazie presidente.
Volevo cominciare il mio intervento mettendo in evidenza quello che è il significato politico, nel senso più ampio del termine, che riveste l’approvazione del bilancio di previsione.
Credo infatti che questo atto del consiglio comunale sia uno dei più alti della sua attività. Infatti il bilancio delinea le linee e gli interventi che in maniera concreta e puntuale saranno svolti dall’istituzione comunale. Esso dimostra come i soldi dei cittadini vengano utilizzati e quindi come ciascuna persona contribuisce a costruire il bene comune della nostra città. Infatti la parte delle entrate, in fondo, non è nient’altro che la parte di lavoro (quantificata poi con il denaro), che ciascuno destina alle funzioni generali, e non particolari, della propria città, mentre la parte di spese è come questo lavoro accumulato (sempre quantificato in denaro) viene poi utilizzato per i vari progetti messi in atto dall’apparato pubblico. Credo sia davvero importante tenere presente questa cosa, per ricordarci che dietro a ogni numero e a ogni cifra che noi oggi andiamo a determinare con il nostro voto, ci sta il lavoro e la fatica dei nostri concittadini e delle nostre imprese che ogni giorno producono e vivono sul nostro territorio. Non scordiamoci questa dimensione umana del bilancio che dà veramente valore alla somma dei flussi finanziari determinati nello schema di bilancio.
Veniamo ora invece al merito del bilancio di previsione 2008, partendo dall’aspetto finanziario che emerge dai documenti contabili. Sono 3 le preoccupazioni destatemi dal bilancio: la prima risiede nell’indebitamento sempre crescente a cui il comune andrà incontro nei prossimi 3 anni. Come si evince dalle varie tabelle infatti lo stock di indebitamento passerà dagli attuali 101 milioni di euro ai 116 milioni di euro del 2010, con un aumento quindi del 15 % dell’indebitamento totale del comune. Tale aumento inciderà sulla spesa in maniera preponderante facendo passare gli oneri derivanti da indebitamento (interessi + rimborso quota capitale) da 8.850.000 di euro a 10.800.000 di euro, aumentando quindi del 22%. In particolare l’incidenza degli interessi passivi sulla spesa corrente passerà dall’odierno 9,82% all’11,26%, aumentando anche qui di quasi il 15%. Questi tre dati sono il segnale di quale sia la politica di bilancio più rilevante programmata per il triennio, e cioè l’indebitamento delle casse comunali a scapito delle generazioni come la mia, ovvero le persone più giovani che domani si ritroveranno questi mutui da pagare, frutto delle decisioni del presente. La spesa corrente inoltre viene finanziata con una quota rilevante degli oneri da concessioni edilizie (66%) e si mantiene su questo livello per i prossimi anni. Ricordo a tutti che questo tipo di fonte di finanziamento è e rimane un’eccezione di legge e di anno in anno viene determinato il suo ammontare massimo: oggi al 75%, ma domani potrebbe scendere determinando difficoltà a tenere in equilibrio il bilancio.
Secondo aspetto che mi preoccupa sono le entrate derivanti dai piani integrati di intervento e dalla trasformazione dei diritti di superficie in diritti di proprietà. In tre anni sono stati preventivati 31.500.000 euro derivanti da PII e 9.300.000 dalla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. Non voglio entrare nel merito dell’utilizzo di questi due strumenti, ma voglio mettere in evidenza come queste entrate si riveleranno, a mio parere, infondate e a oggi non esistono i presupposti per inserire nel BP 2008 questi soldi in entrata. Spero di essere poi smentito a fine anno, ma credo che questo non avverrà. Inoltre anche i revisori dei conti nella loro relazione mettono in evidenza come questa entrata vada attentamente e seriamente monitorata al fine di non autorizzare spesa pubblica senza avere adeguata copertura finanziaria sul lato delle entrate.
Terzo aspetto finanziario riguarda la totale assenza di utilizzo di finanza innovativa come il project finance. In un mondo in cui troviamo sempre più largo utilizzo di tale strumento per mettere in sinergia le risorse dei privati con quelle del pubblico e in un momento in cui tante banche e operatori finanziari si specializzano in questo settore, sembra incredibile che in un piano di investimenti di più di 90 milioni di euro non trovi posto neanche un euro di finanziamento attraverso project finance. Anche i riferimenti nella relazione dell’assessore sulla finanza innovativa (poi scoperta come utilizzo dei PII) appaiono del tutto inadeguati essendo i PII uno strumento che in altre parti di Europa è ormai superato e appartiene a una generazione di pianificazione territoriale vecchia. Spero che anche qui cammin facendo venga modificata la strada intrapresa con questo bilancio.
Passando all’aspetto politico del Bilancio 2008 credo che il grande protagonista da tanti atteso sia assente. Parlo delle promesse fatte in campagna elettorale e non minimamente mantenute. Infatti per quanto riguarda la tassazione scopriamo che l’ICI rimane invariata, anche se sarà approvato l’emendamento sulla diminuzione dell’ICI esso porterà un risparmio – usando una parola grossa – di circa 10 euro a famiglia. Mentre la Finanziaria 2008 dell’attuale governo dimissionario Prodi porterà una diminuzione fino a 200 euro dell’ICI. Inoltre la TIA (tariffa sui rifiuti) aumenta del 5% contro un’inflazione su due anni attestata a circa il 4%, un aumento quindi ben superiore all’adeguamento del valore all’inflazione. A proposito di TIA mi si permetta una parentesi. Con nostro grande stupore tutti i debiti proclamati a dicembre derivanti dalla situazione (che a suo tempo appariva disastrosa) dell’Aser non andranno a incidere in nessun modo, neanche per un euro, sulle scelte compiute in questo bilancio. In commissione stiamo facendo un lavoro certosino andando a sentire tutti gli attori più o meno protagonisti di questa vicenda e sta emergendo come le cifre inizialmente prospettate si stiano assottigliando e come questi pochi debiti rimanenti troveranno copertura nei bilanci comunali con gli avanzi degli anni precedenti non influendo in nessun modo sulle scelte della giunta di centrodestra che da maggio guida la nostra città.
Secondo punto politico rilevante è l’assunzione di due nuovi dirigenti che comporteranno una spesa strutturale di 250.000 euro annui per i prossimi 5 anni. Credo sia una decisione questa molto importante e che personalmente trovo azzardata poiché, se l’assunzione di un nuovo dirigente può essere discutibile e anche accettata causa la mole di lavoro che il nostro comune da quando si è insediata la Fiera sul nostro territorio deve sopportare, credo che la scelta di assumere due nuovi dirigenti sia eccessiva e tolga risorse a progetti più importanti.
Altro assente di questo bilancio sono le politiche per la famiglia. Pochissimi investimenti sulle strutture scolastiche (circa il 5% sul totale degli investimenti, una percentuale non adeguata); nessuna costruzione di piste ciclabili fino al 2010, sperando poi che in quell’anno vengano realizzate; un piano per le case comunali non solido e non adeguato ai bisogni della nostra città, in particolare a mio parere le entrate derivanti dalla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà dovrebbe essere destinato alla costruzione di nuovi alloggi comunali, come anche da voi dichiarato sul vostro programma elettorale, cosa che non si verificherà visto che appena il 30% di queste entrate saranno destinate a questo scopo. Quindi vorrei sapere dove sono le politiche per la famiglia visto che sulle scuole non si investe, sulle case lo si fa in minima parte e sulle opere come le piste ciclabili o altri luoghi che favoriscano l’utilizzo da parte dei bambini degli spazi pubblici viene tutto rimandato. Questo è un altro assente.
Vi è poi l’assenza di investimenti nella riduzione del digital divide, aspetto a mio parere oggi fondamentale. Era auspicabile, a mio parere, destinare risorse maggiori (più di quelle stanziate oggi) a quello che potrebbe essere un nodo fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio. Per una città come Rho che nel caso di vittoria dell’Expo 2015, evento per cui faccio personalmente il tifo affinché venga assegnato al nostro capoluogo, si ritroverà ad ospitare un flusso enorme di persone, credo sia importante farsi trovare anche tecnologicamente e culturalmente avanzati sull’utilizzo delle nuove tecnologie. Non sono necessarie grosse somme in questo settore, ma quelle poche investite possono davvero contribuire al miglioramento della nostra società rhodense. Lo sviluppo dei servizi internet del nostro portale comunale, piuttosto che la valorizzazione dei corsi tuttora esistenti per imparare l’uso del computer, piuttosto che la creazione di aree dove sia presente il wifi sono argomenti di prioritaria importanza in un paese come il nostro che deve recuperare terreno in questo settore.
Ultimo assente è un piano energetico comunale. Nella RPP non viene menzionata la scrittura di un nuovo piano energetico come una priorità per l’attuale amministrazione. Credo sia inutile enunciare tutti gli aspetti di mero carattere strategico che assume un piano di questo genere. Mi limito qui a osservare che esso può rappresentare anche un volano economico non indifferente e che esso può aiutare a far sviluppare una cultura ambientale volta all’utilizzo oculato delle risorse naturali utilizzate quotidianamente che per definizione sono scarse e quindi da adoperare con attenzione.
Concludo citando ciò che di positivo è contenuto in particolare nella Relazione Previsionale e Programmatica e sui quali obiettivi chiedo una particolare attenzione poiché mi stanno a cuore. Innanzitutto l’implementazione di un nuovo controllo di gestione. credo sia davvero essenziale e non più rimandabile la progettazione di un serio e affidabile controllo di gestione che permetta di valutare la macchina amministrativa secondo obiettivi misurabili e analitici. Esso può essere davvero uno strumento che, se usato non per punire, ma per correggere il tiro, può davvero migliorare sempre più i servizi della nostra macchina comunale.
Seconda cosa la valorizzazione dell’URP. Durante la scorsa amministrazione è stato creato l’URP quale sportello di front-office con la cittadinanza. Credo che il lavoro finora svolto sia importantissimo e quindi una sua maggiore valorizzazione e continuo miglioramento dei servizi da esso erogato può non solo permettere un più facile dialogo con i cittadini, ma contribuire all’abbattimento di quel pregiudizio tuttora esistente nella nostra società contro l’apparato pubblico dimostrando in tal modo come e quanto lavoro gli uffici comunali svolgano ogni giorno.
Ultima considerazione positiva riguarda la creazione di una consulta giovani. La creazione di una consulta può fare in modo che l’amministrazione mettendosi in comunicazione diretta con questa fetta di popolazione riesca a trovare i modi migliori per formulare le proprie politiche giovanili della città. C’è molto lavoro da fare in questo campo e spero che il primo passo, a mio giudizio positivo, possa avere successo e sia condotto con l’adeguata attenzione che meritano i giovani all’interno delle politiche pubbliche.

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