Grazie presidente. Vorrei ragionare con voi questa sera sull’indebitamento comunale. Però vorrei partire da un presupposto: il comune di Rho è indebitato per 100 milioni di euro. Questo è vero e da qui dobbiamo partire. Ho letto con attenzione la tabella che il sindaco ha fatto predisporre a luglio dagli uffici sull’indebitamento procapite e sono rimasto sorpreso come alcuni comuni siano rimasti sul fondo della classifica avendo un indebitamento procapite molto basso. Prendiamo l’esempio del comune di Legnano che registra un indebitamento procapite di circa 400 euro (per un debito totale di 24 milioni di euro) contro i 2000 euro del comune di Rho. Mi sono meravigliato di questo dato e mi sono chiesto: come hanno finanziato le opere pubbliche fatte in tutti questi anni a Legnano? Le imprese hanno lavorato gratis per la città? Oppure in comune a Legnano si sono dotati di una bacchetta magica? Nulla di tutto questo ovviamente! Entriamo allora nello specifico e mettiamo le mani dentro all’indebitamento. Vedete, oggi il settore pubblico ha una complessità tale che non ci si può limitare alla lettura del solo bilancio comunale. Oggi gli enti locali creano società ad hoc alle quali affidare servizi comunali. A Rho abbiamo Aser, NuovEnergie e via dicendo. Tutte queste società qui a Rho non presentano situazioni debitorie, ma ad esempio a Legnano scopriamo che l’AMGA spa (società controllata al 70% dal comune) al 31/12/07 aveva un’esposizione verso le banche di 51 milioni di euro e scopriamo che nelle altre controllate si nascondono altri 10 milioni di euro di indebitamento. Tutto questo fa lievitare il reale indebitamento delle casse del comune di Legnano a 85 milioni di euro, poco lontano dai 100 del comune di Rho. Ma non mi accontento io e voglio andare a vedere come mai ci sono ancora 15 milioni di euro di differenza e scopriamo che il comune di Legnano prevede di alienare propri beni tra il 2008 e il 2010 per un valore complessivo di 58 milioni di euro. Il che porta a un’esposizione totale di Legnano in realtà di 143 milioni di euro circa, ben al di sopra dei 100 milioni di euro di Rho. Ma non mi accontento ancora e voglio vedere chiaro sull’indebitamento di Rho e mettendoci le mani dentro si scopre che l’attuale giunta ha utilizzato 2 milioni di euro di quei famosi 100 milioni per finanziare il suo piano delle opere, oppure scopriamo che i 5 milioni di euro proclamati dall’assessore Giovanatti per ristrutturare le scuole sono presi all’interno di quei 100 milioni. Oppure che in realtà una parte di quei 100 milioni di euro siano mutui non ancora accessi ma bloccati ai bassi tassi d’interesse ormai un sogno per tutti quanti. D’altronde, vi chiedo, quando avremmo dovuto indebitarci? Oggi che i tassi sono al 5 % oppure ieri quando erano al 3%? Infine che il comune di Rho abbia le mani legate non è assolutamente vero. Lo dimostra la relazioni dei revisori dei conti che mostra come l’indebitamento del comune passerà da 100 a 116 milioni di euro alla fine del 2010 frutto dei primi 3 anni di amministrazione Zucchetti. Documento a cui avete detto sì, avete votato sì. Non è assolutamente vero che avete le mani legate, è una semplice scusa per giustificare l’immobilismo di questi mesi. Come non è assolutamente reale la rappresentazione che ci viene data da quella tabella raffigurante Rho come il comune più indebitato. Non si può racchiudere tutta la complessità del settore pubblico oggi in una tabella che è un semplice calcolo matematico e non si può diffondere informazione non veritiera su un argomento così importante per la città e i cittadini.
Andrea, sei un fenomeno.
RispondiEliminaE io mi dico: se uno studente di economia di 22 anni (anche se sveglio e in gamba come Orlandi)ci arriva da sé a mettere a fuoco meccanismi, problemi e opportunità come quelle che tu evidenzi, il fatto che altri ben più esperti (o presunti tali), più anziani (oggettivamente) e più navigati (altrettanto oggettivamente) su tutto questo non spiccichino parola dimostra la loro incompetenza o la loro malafede?
In ogni caso, dimostra che in questo Paese, volendo, c'è molto che si può fare, e che si può fare bene. E questo, nonostante tutto, mi permette di chiudere il commento con speranza. Dai, Andrea. Della tua generazione e di persone della tua qualità questo Paese (e la nostra città) ha bisogno. Cercheremo di non farvi scappare... e speriamo che anche la Stella faccia dietro front e ci dia una mano in questo...
Paola
Concordo con Paola.
RispondiEliminaGrazie Andrea perchè dimostri che chi vuole capire può farlo, certo mettendoci molto della sua voglia di verificare quello che ci viene consegnato come "verità" indiscutibile mentre nasconde ben altro.
Anche la matematica può diventare strumento politico di chiarezza o di strumentalizzazione.
E che a insegnarcelo sia un giovane universitario, tanto di cappello!
Hai un futuro! ciao.
Caro Andrea ho letto il tuo intervento, il tuo scritto: sintetico,chiaro,non polemico,oggettivo ... in una parola ... fantastico. Credo che tu dovresti adattarlo ad un intervento di tipo giornalistico per i quotidiani e i settimanali locali. Mi associo a chi dice che hai un futuro ... continua così. Polt
RispondiEliminaGrazie a tutti! Troppi complimenti fanno male però... e mi lasciano anche senza parole. Non avrei mai pensato di suscitare così tante reazioni positive! Grazie a tutti e continuate a seguirmi sempre su queste pagine!
RispondiEliminaA presto,
Andrea
Non ho i dati sui quali ti sei basato per il calcolo, ma ho l'impressione che tu abbia commesso un errore sommando il valore dei beni che il Comune di Legnano vuole vendere al dato del suo indebitamento.
RispondiEliminaSarebbe stato un ragionamento corretto se Legnano tali beni li avesse già venduti e avesse già incassato il controvalore.
In questo caso il dato sull'indebitamento ne avrebbe infatti giovato.
Ma se i beni non sono ancora stati venduti, l'indebitamento è di 85 milioni (come dai tuoi conti).
Quando e se verranno incassati i 58 milioni dalla vendita, l'esposizione finanziaria di Legnano scenderà infatti a 27 milioni di euro.
Saluti.
apelle