Volevo portare all'attenzione dell'assessore un problema che invece riguarda le nostre scuole cittadine. Mi riferisco alla vicenda dei buoni pasto nelle scuole materne, elementari e medie della nostra città. A seguito del riscontro di un certo grado di evasione del pagamento dei pasti dei bambini si è deciso di modificare totalmente il servizio di prenotazione e di pagamento che tanto bene aveva funzionato negli scorsi anni. Il problema è che a 4 mesi dall'inizio della scuola i genitori ancora non sanno quanti pasti ha consumato il proprio figlio e quanti soldi devono pagare. Ma andiamo con ordine. Poco prima dell'inizo della scuola, è stata spedita a tutti i genitori una lettera contenente le istruzioni - molto sommarie dire - del nuovo sistema e l'indicazione di recarsi presso l'ufficio scuola per ritirare la nuova tessera in sostituzione del caro vecchio badge. L'8 settembre è così iniziata la scuola tra il disorientamento dei genitori. Ovviamente non si era assolutamente pronti a questo cambio di gestione. Lo dimostrano le determine dei dirigenti del comune che alal data del 25 settembre - 17 giorni dopo l'inizio della scuola - commissionavano a una società lo sviluppo del nuovo sistema e il 21 ottobre - 43 giorni dopo l'inizio della scuola - venivano ordinate le nuove macchinette per ricaricare le tessere. Infine settimana scorsa, il 20 gennaio 2009, a 4 mesi dall'inizio delle scuole, ci si preoccupava di attivare le modalità di pagamento offerte dal nuovo sito internet. Evidentemente si è proceduto con estremo ritardo e senza nessuna logica in tutta questa vicenda. Non si poteva aspettare l'inizo del prossimo anno per implementare il nuovo servizio? Nel frattempo i genitori sono spaesati: c'è chi ricarica a casaccio il conto del proprio figlio senza sapere quanti soldi deve pagare, c'è chi facendo orecchie da mercante non ha provveduto a pagare nulla (e sono centinaia di migliaia di euro che mancano alle casse comunali), c'è chi chiede all'insegnante di controllare le assenze per sapere quanti pasti il proprio figlio ha consumato. Insomma, una situazione da terzo mondo nel 2009. Spero che si ponga presto fine a questo calvario per tutti i genitori rhodensi.
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