"Lei sta all'orizzonte: mi avvicino due passi, lei si allontana due passi. Cammino dieci passi, e l'orizzonte si allontana dieci passi più in là. Per molto che io cammini, mai la raggiungerò. A che serve l'utopia? A questo serve: a camminare!"
(Eduardo Galeano)

lunedì 16 febbraio 2009

RESOCONTO CONSIGLIO COMUNALE DEL 12/02/09

Apertura del consiglio comunale con la discussione della mozione del PD in difesa degli ospedali cittadini. Durante la discussione sono giunte notizie rassicuranti circa il non ridimensionamento degli ospedali rhodensi da parte dell'assessore Pellegrini e del consigliere Cecchetti. Notizie che urtano con quella che è la realtà: meno 163 posti letto nel 2008 per l'azienda ospedaliera Salvini. Il consiglio comunale ha comunque votato all'unanimità una mozione che impegna la giunta a vigilare sull'andamento della situazione ospedaliera a Rho. La discussione è poi proseguita con l'acquisto da parte del comune delle quote di NET srl, società che si occuperà di sviluppare a Rho la rete del teleriscaldamento utilizzando il calore termico prodotto dall'inceneritore di Pero. La società creata nel 2007, è rimasta inattiva fino ad oggi, perchè l'attuale giunta non era d'accordo con il precedente assetto (prima la quota di NET srl era detenuta da NEV srl). Due anni per decidere un semplice passaggio di quote sono troppi, ma siamo contenti che finalmente si potrà cominciare a utilizzare il calore prodotto da Silla con i nostri rifiuti. E' stato poi presentato il bilancio di previsione 2009, che verrà poi discusso nel prossimo consiglio comunale dopo lo studio da parte delle forze politiche. Infine, si è di nuovo parlato di diritto di superficie e di diritto di proprietà. Il PD ha promosso questo punto all'ordine del giorno per consentire un trattamento più equo per tutte quelle famiglie che si trovano di fronte alla decisione del passaggio da un regime all'altro. Purtroppo nessuna delle nostre proposte è stata accolta. Per contro la maggioranza ha approvato una sua proposta (copiata tale e quale dalle nostre) che allunga da 5 a 7 anni il periodo di rateizzazione della spesa e annulla l'applicazione dell'interesse legale sulal dilazione di pagamento. Molti i cittadini presenti in aula fino a tarda notte che si sono visti respingere per l'ennesima volta qualsiasi opportunità di dialogo e di incontro su questo tema così importante per loro.

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