Oggi volevo condividere alcune riflessioni sull'attuale crisi economica, e in particolare sulla strategia da adottare per uscire dal tunnel. Vorrei porre come strategico il tema dell'ambiente. Ambiente inteso nella sua complessità, quindi non solo ciò che è di colore verde, ma anche quello che è grigio come le strade, le case e le fabbriche. Andiamo per punti:
- innanzitutto la crisi è globale ed è figlia dello sviluppo economico a cui abbiamo assistito negli ultimi anni con la forte espanzione di alcune economie asiatiche e sudamericane. Accanto a questa loro espansione, non si è però avuto un adeguato sviluppo delle istituzioni internazionali che governano gli scambi sempre più intensi del commercio internazionale. E' diventato evidente che il sistema bilaterale presenta molti difetti e occorre andare verso un sistema multilaterale che non ponga più gli Stati Uniti come unico perno dell'economia mondiale, anche se eserciterà un ruolo in ogni caso molto forte. Per fare questo occorre aggregare gli stati intorno a un tema forte per lo sviluppo a lungo termine che faccia da traino per la crescita economica e allo stesso tempo scongiuri eventuali conflitti armati. La sfida può essere vinta ponendo al centro il tema dell'ambiente. A livello mondiale, l'ambiente nei prossimi decenni presenterà il conto, dovuto essenzialmente alla non contabilizzazione dei costi ambientali nei modelli economici studiati finora. Da un lato occorre studiare forme di sviluppo sostenibile per preventivare questi costi oggi, e dall'altro porre in essere misure che non ci facciano trovare impreparati un domani.
- Altro focus è da porre alla nostra realtà europea con il tema degli incentivi alle imprese. Nel settore auto pare che l'attenzione all'ambiente sia ormai cosa assodata, tanto che gran parte degli incentivi sono per auto che posseggano una tecnologica che riduca l'impatto ambientale. Tema forte per l'ambiente in Europa è anche lo sviluppo di infrastrutture. In questo momento bisogna tornare a investire fortemente nel TEN (Transport European Network - la rete di trasporti europei) che collega realmente le varie economie degli stati europei. Di fronte alla crisi questo permetterebbe una maggiore coesione economica e fungerebbe da stimolo per l'intera economia, oltre a risparmiare all'ambiente tanta CO2 prodotta dai trasporti.
- Infine nel nostro paese Italia occorrerebbe una riflessione molto approfondita. Oggi ci si scorda che l'Italia ormai da anni ha una crescita del PIL sotto la media UE, questo significa che il nostro paese è fuori da tanti settori economici startegici avendo un tessuto industriale basato su produzioni non tecnologicamente all'avanguardia. Questo momento di crisi può essere l'occasione per riconvertire parte del sistema industriale puntando sull'ambiente. L'Italia mediterranea potrebbe essere la fabbrica del sole e del vento dell'Europa, avendo una disponibilità molto forte di queste due materie naturali. Il tema energia in Italia può davvero divenire quel volano che ci permetterà di uscire dalla crisi e di prendere il volo. Anche qui in Italia occorrerà comunque ripensare il nostro modello di sviluppo e prepararci agli ingenti costi che dovremmo affrontare per non aver tenuto conto seriamente del conto che ci avrebbe presentato l'ambiente. Ad esempio a causa della pioggia forte dello scorso mese, un tratto della Salerno-Reggio Calabria è stato ricoperto da uno smottamento e vari pezzi autostradali sono stati chiusi. Anni fa quando si era costruita l'autostrada sventrando colline e colline, non si pensava che a lungo andare, questa cosa avrebbe causato problemi e oggi presenta il conto. Oppure l'allagamento di Roma, dovuto anche qui a un uso troppo intenso del suolo, che in questo modo a causa di piogge forti non fa filtrare l'acqua nel terreno trasposrtandola per kilometri quando le fogne si intasano. E così via dicendo si potrebbero fare molti altri esempi.
Sono ovviamente idee molto forti che vanno poi confrontate con le condizioni reali e le neccesità presenti nella nostra società, però una riflessione sul tema ambientale credo debba essere messa all'ordine del giorno in molti tavoli.
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