"Lei sta all'orizzonte: mi avvicino due passi, lei si allontana due passi. Cammino dieci passi, e l'orizzonte si allontana dieci passi più in là. Per molto che io cammini, mai la raggiungerò. A che serve l'utopia? A questo serve: a camminare!"
(Eduardo Galeano)

venerdì 3 dicembre 2010

I SOLDI DEI RHODENSI NELLE TASCHE DELLE BANCHE

Una mossa errata e penalizzante per le casse comunali che costerà 2.670.000 di euro ai cittadini rhodensi, l'equivalente di una nuova scuola, di una nuova palestra o di un centro anziani. Questo l'effetto dell'operazione compiuta dalla giunta che ha deciso di rinegoziare un mutuo da 6.600.000 di euro contratto con Dexia Crediop, allungando la scadenza dal 2018 al 2030 e passando da un tasso variabile, oggi pari all’1,3%, a un tasso fisso del 4,31%, più del triplo. Una scelta che carica sulle spalle delle generazioni future il pagamento di questo prestito. Su quel mutuo avremmo pagato in totale circa 710.000 euro di interessi, ora ne avremo da pagare 3.380.000. E ovviamente saranno nostri soldi, quelli dei Rhodensi. E’ questa la diligenza del buon padre di famiglia che tiene sotto controllo i propri conti? Chi mai farebbe un’operazione del genere?

Questa operazione è stata costruita per fare in modo che in questi primi anni il comune paghi una rata più bassa, essendo il mutuo diluito su più anni, ma se vista con l’ottica di lungo periodo e del vero bene per la città, l’operazione è un salasso per le casse comunali. E’ indecente che un’amministrazione costruisca le sue politiche solamente sull’orizzonte temporale delle elezioni e non badi al futuro della città. Basti pensare a quante cose si potrebbero fare con quei soldi dei rhodensi che finiranno invece nelle tasche delle banche. Inoltre un’altra domanda: perché rinegoziare un mutuo su cui oggi paghiamo l’1,3% di interessi quando ne abbiamo tantissimi su cui paghiamo ancora tassi vicini all’8%? Un’operazione fatta in maniera troppo disinvolta, che aggiungendosi allo sconto di 750.000 euro all’anno sull’ICI di Fiera, conferma come questa amministrazione stia minando strutturalmente il bilancio del comune dei prossimi anni.

Non stiamo parlando di derivati o di swap per fortuna, ma l’effetto è praticamente lo stesso. Con questa operazione, soldi in più dei contribuenti finiranno nelle tasche delle banche, invece che in opere pubbliche, per fare in modo di avere mani più libere nell’immediato, ma ipotecando il futuro dei cittadini.

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