"Lei sta all'orizzonte: mi avvicino due passi, lei si allontana due passi. Cammino dieci passi, e l'orizzonte si allontana dieci passi più in là. Per molto che io cammini, mai la raggiungerò. A che serve l'utopia? A questo serve: a camminare!"
(Eduardo Galeano)

venerdì 24 novembre 2006

LE REGOLE VISTE DA UN BAMBINO

Inserisco qui un piccolo e semplice brano che ho scritto in quinta elementare e che ho ritrovato sfogliando per caso un mio quaderno! Noterete infatti come è scritto in maniera semplice ma il contenuto di ciò che ho trovato mi ha sorpreso davvero tanto. In questo modo spero riusciate a conoscere meglio anche me:

“Secondo me è giusto fare e rispettare delle regole, perché non bisogna ostacolare gli altri nel proprio lavoro.
Bisogna stare in silenzio durante la lezione così possiamo imparare meglio.
Se mettiamo dentro di noi un certo ordine ci abitueremo, anche da grandi, nella società moderna.
E’ giusto anche lavorare adesso bene con impegno, così quando cominceremo a lavorare saremo abituati a questo modo corretto di fare.
Le regole sono utili anche per non disturbare il compagno concentrato su una determinata cosa.
Durante l’intervallo sono molto utili queste regole per non fare male ad altri bambini o a se stessi, per non rompere oggetti di valore o no.
Bisogna rispettare l’orario scolastico abitualmente, aiutarsi vicendevolmente e anche rispettare maestre, operatori scolastici, bidelli, perché sono quelli che ci indicano la via da prendere.
le regole servono quindi anche per creare ordine nella classe e a convivere tra amici.
Tuttavia anche se ci sono regole, non sono tanti quelli che le rispettano, anche se servono per educarci a un futuro migliore.”

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