"Lei sta all'orizzonte: mi avvicino due passi, lei si allontana due passi. Cammino dieci passi, e l'orizzonte si allontana dieci passi più in là. Per molto che io cammini, mai la raggiungerò. A che serve l'utopia? A questo serve: a camminare!"
(Eduardo Galeano)

sabato 16 giugno 2007

CRONACA DELLA PARTENZA: IMPRESSIONI ED EMOZIONI

Beh, che dire? Ieri è stato molto emozionante avere l’onore di sedere sul palco dell’auditorium tra i consiglieri comunali! Era tutto il giorno che ero in tensione per la serata che mi aspettava e ora dopo ora il momento catartico è arrivato. In auditorium era tutto pronto; sul palco c’erano due file di tavoli con tutti i consiglieri, la giunta e il personale amministrativo rigorosamente disposti in ordine alfabetico: uno schieramento di tutti coloro che sono stati chiamati a fungere da amministratori e rappresentanti della comunità rhodense. Dopo il primo momento di presentazioni per me che sono un novello, sono andato a cercare il mio posto e mi sono seduto. Dalla mia postazione ho potuto vedere i volti di ciascun rhodense che ha preso parte alla serata e che ha presenziato all’importante avvio dei lavori del consiglio comunale e della giunta. Ci saranno state almeno 350 persone. In tempi in cui la politica soffre di una grande distanza dai cittadini, è stata una sorpresa vedere tutte quelle persone e forse non è poi tanto vero che il clima di sfiducia presente nella nostra società è condiviso da tutti come potrebbe sembrare. E’ anche vero però che quando c’è un cambiamento forte (come quello avvenuto qui a Rho) la gente è più stimolata a partecipare, ma rappresenta in ogni caso un grande risultato aver visto affluire una parte così consistente della cittadinanza.
Il consiglio in sé non ha rivelato nulla di particolarmente acceso e tutto si è svolto in un clima sereno e pacifico. C’è solo stata da parte del pubblico qualche critica verso alcuni consiglieri, ma per il resto tutto è andato al meglio, o così è sembrato. Primo momento saliente della serata è stato il giuramento del sindaco. La formula utilizzata (che non so se sia imposta per legge) è un po’ scarna e fa perdere quella solennità di uno dei momenti istituzionali più alti della vita politica della città. Bisognerebbe integrarla e magari accompagnarla da un rito che dia un senso più alto a quel gesto che si compie indossando per la prima volta la fascia tricolore. Si penserà magari per il prossimo giuramento… Vi è stata poi l’elezione del presidente del consiglio comunale nella persona di Giovanni Kirn (Forza Italia) e del vice-presidente Vito Antonio Guglielmo (Italia dei Valori). Dopodichè si è passati alla lettura delle linee programmatiche della giunta Zucchetti che non è stato nient’altro che un mosaico del programma presentato in campagna elettorale e l’elezione della commissione elettorale nella quale sono finito come membro supplente.
Finita la serata ho scaricato tutti i miei nervi e ho sciolto la tensione che mi portavo appresso. Sono state certamente delle ore magnifiche nelle quali ti accorgi della responsabilità e del compito che rivesti. Per la prima volta sei al di là della barricata e sei di fronte ai cittadini. Prima mi sono sempre trovato a guardare di fronte quelle persone che oggi invece siedono al mio fianco. Mai avrei pensato appena qualche mese fa di poter avere quest’onore e onere anche se nei miei sogni e desideri questo era stato seminato da tanto tempo. La strada che mi attende da percorrere è veramente difficile e al suo interno presenta molte insidie, ma come mi è stato sapientemente detto prima che io accettassi la candidatura, è come se ti buttassero in acqua e non sai nuotare, a quel punto o riesci a stare a galla oppure sprofondi nell’abisso. Io spero e voglio non solo stare a galla in questo mare, ma imparare a nuotare meglio di quello che io possa fare, nella consapevolezza di possedere tanti maestri e tanti salvagente che nel momento della difficoltà mi sostengono generosamente.Volevo concludere con un appello: amate le istituzioni! Io auguro a tutti di poter entrare nel cuore delle istituzioni perché quando sei lì comprendi la bellezza e l’importanza che oggi rivestono quei luoghi e i messaggi che ne scaturiscono. Ritrovare il rispetto per quelle istituzioni non è nient’altro che il primo passo verso una condivisione unanime dell’obiettivo principe di tutto: il bene comune!

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