"Lei sta all'orizzonte: mi avvicino due passi, lei si allontana due passi. Cammino dieci passi, e l'orizzonte si allontana dieci passi più in là. Per molto che io cammini, mai la raggiungerò. A che serve l'utopia? A questo serve: a camminare!"
(Eduardo Galeano)

domenica 31 agosto 2008

TERMOLI: LA SOCIETA' NEL CAOS TOTALE


Dopo la pausa estiva, voglio dedicare il mio primo post a un avvenimento che mi ha molto colpito ma non sorpreso: l’aggressione da parte dei vigili urbani del comune di Termoli a un ambulante abusivo proveniente dal Bangadlesh. Non voglio certamente mettere in discussione la regolarità del fermo della persona oggetto dell’accanimento insensato, perché certamente svolgeva un’attività in modo irregolare in un luogo non adatto (bisognerebbe poi chiedersi come mai queste persone si riducono a svolgere queste attività… ma questo è tutto un altro discorso). I vigili – tre per la precisione e tutti uomini certamente non dalla esile figura – possedevano quindi gli estremi per procedere all’arresto, ma vorrei andare un po’ oltre. Quello raccontato dai testimoni è solo uno dei tanti episodi di uso della forza sproporzionato rispetto alle effettive necessità. Inoltre non è un fatto isolato a Termoli, ma anche in altre città sotto gli occhi di tutti si assiste al dilagare di pratiche da parte delle forze dell’ordine poco rispettose della dignità e dell’essere umano. Forze dell’ordine che in questo periodo in Italia sono rinvigorite da un’opinione pubblica che vede nel metodo coercitivo e dell’uso della forza sempre e comunque il metodo unico per risolvere i conflitti, senza andare a studiare a fondo i problemi rimanendo nella superficialità delle questioni. Manca totalmente in questo momento il rispetto verso l’Uomo. Il riconoscimento che chi abbiamo di fronte è innanzitutto un essere vivente come noi, che va rispettato in ogni situazione. E la domanda che mi assedia dopo aver visto le immagini del triste e disdicevole accaduto è: cosa spinge tre uomini grandi e grossi a trascinare sull’asfalto un uomo e trasportarlo alla centrale operativa nel bagagliaio dell’auto di servizio? Perché considerare un ambulante abusivo alla stregua di un animale? Dove è finito il rispetto per la dignità dell’Uomo? E infine, chi ha la responsabilità di quello che è successo? Non nascondiamoci dietro al fatto che quello che è successo è la conseguenza del dilagare culturale frutto del pensiero di una certa politica di alcuni partiti. Occorre ritrovare l’importanza dell’individualità della persona sancita nella costituzione e riaffermala con forza. L’articolo 2 dice: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.” Interessante vedere come non si parli ancora di cittadini, come succede dall’articolo 3 in avanti, ma vi è questa premessa che mette innanzitutto la persona, indipendentemente da qualsiasi formalità giuridica, sullo stesso piano di chiunque altro senza distinzioni di razza, pensiero e orientamento politico. E noi siamo capaci di viverlo nella realtà quotidiana questo articolo della costituzione? Le forze dell’ordine, che sono da esempio per grandi e piccini, sono ligie al dettato costituzionale? Purtroppo come possiamo constatare da più parti questo non avviene e la società in cui viviamo non è nient’altro che un caos totale di valori e riferimenti politici (inteso in senso ampio). Spetta a ciascuno di noi nel suo piccolo tenere salda la barra sulla via tracciata sapientemente dai nostri padri costituzionali.

5 commenti:

  1. Bentornato Andrea. Condivido il post. E aggiungo: la violenza ultras di ieri fuori dagli stadi verrà riprovata e contrastata dalla cultura diffusa e dal governo in carica con lo stesso accanimento? La voglia di menar le mani e di imporre la logica del branco è una comodissima forza e massa di manovra. La sinistra, salvo frange estreme, l'ha ormai nettamente isolata. Le curve degli stadi che decennio fa erano bipartisan oggi sono ormai quasi tutte terreno della destra. E' lo stesso tipo di gente che presidiava le discariche campane, che ha mincciato il governatore della Sardegna disposto ad accogliere i rifiuti di Napoli, che ha guidato la cacciata dei Rom da Ponticelli. Chi usa questa gente? a chi fa comodo blandirla? chi ha bisogno di "squadracce" adoranti lo Sheva (come un tempo il Maradona)di turno, sotto la plasticata facciata perbene (perbene?!?)? Io ci penserei.
    Adele

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  2. La faccenda è molto semplice.
    Questo caos è l'esito della progressiva dissoluzione dei valori su cui si fondava la nostra società, obiettivo di ogni sinistra.
    Quando manca la forza (da sempre bollata come "fascista" dalla sinistra) riappare la violenza.
    Sacrificio, libertà, gerarchia, forza, dignità, onore. Torniamo ai valori che hanno costruito questa società, e tornerà l'ordine, sparirà la violenza, riapparirà la serenità.

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  3. Vediamo: la sinistra avrebbe dissolto i valori. Che hanno nomi bellissimi come libertà e dignità. O rispettabili ma ambivalenti, come forza (quella di un uomo che protegge la sua donna o che la violenta?)o come sacrificio (splendido quello scelto e sostenuto liberamente, disumano quello che il più forte - che si guarda bene dal compierne - impone al più debole: vedi i soldati di tutte le guerre che "sacrificano" la propria vita a una patria su cui non decidono, o i contadini di tutti i tempi che "si sacrificano" nel lavoro di una terra che non possiedono). O valori ambigui, più che ambivalenti, citati per lo più in modo retorico: come gerarchia e onore (vedi l'uso che ne fanno le curve di ultras e i simpatici recenti ospiti di Rho di Cuore Nero).
    Forse ci vorrà qualche secolo prima che anche le ideologie di destra imparino a capire che tipo di forza, di dignità e di ordine si addicano davvero agli umani. E prima che la caduta di un muro anche dalle loro parti insegni a separare dall'idea di forza e gerarchia quella di superiorità naturale e di diritto alla violenza, perché per la prima volta nella storia si costruisca un ordine giusto che consenta a tutti serenità e non sudditanza.
    Sperando che nei secoli occorrenti la violenza dei più forti (oggi di dimensione planetaria) non l'abbia definitivamente distrutta, l'umanità...
    In ogni caso, la differenza tra destra e sinistra, sta esattamente nella prima riga dell'anonimo: chi pensa che tutto sia "molto semplice" è di destra, persino quando crede di essere di sinistra.
    Adele

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  4. Cara Adele, la differenza tra destra e sinistra, invece, sta tutto nella diade "realtà" vs "utopia".
    Che io sappia, le utopie hanno sempre portato parecchi guai.
    Un'ultima cosa: quando imparerete la distinzione tra forza e violenza sarà ormai troppo tardi. I forti saranno tutti in galera per reati di pensiero, e i violenti faranno di voi ciò che vogliono.

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  5. Ben detto. Infatti oggi in Italia chi esprime - come è normale e necessario in democrazia - anche il più moderato dei pensieri di opposizione viene rimproverato da liberi pensatori del calibro di Cicchitto, Bondi (era mica un PCI, questo qui?), Capezzone (...era mica un Radicale, questo qui?). Perché sta diventando reato non allinearsi alla maggioranza elettorale (che in quanto tale ha la verità in tasca , ovviamente). Si bolla come "giustizialista" e seguace di quel pericolosissimo sovversivo che è Di Pietro chiunque esprima sommesso parere difforme dal leader legibus solutus (il che non succede in NESSUN altro Paese democratico al mondo). I giornalisti vengono diffidati dal fare il loro mestiere se toccano gli interessi del Capo del Governo. Ma gli ultras del Napoli (come tutti i simpatici ragazzotti un po' vivaci così utili a determinare in branco il clima nelle periferie) saranno tra poco semplici camerati che sbagliano. Niente di nuovo: è un estremismo a parti inverse già visto, in questo paese.
    L'unico antidoto alla violenza, rossa (di moda ieri) o nera (che torna di moda oggi) è usare la forza della propria testa anziché quella gregaria che piace ai Capi. Soprattutto quelli dotati di mano libera sulla maggior parte dei mezzi di informazione.
    [Adesso basta, però, che al padrone di casa qui potrebbe anche dar fastidio che si usi il suo blog per i botta-e-risposta].
    Ciao Andrea, e dacci dentro con l'Utopia, finché te lo lasciano fare!
    Adele

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