Ormai è partito il conto alla rovescia!
Siamo a una settimana dal voto e l’attesa comincia a crescere. Gli animi si accendono, le speranze aumentano, la fatica e la stanchezza non hanno più importanza. La fibrillazione di questi giorni, che anima e fa vivere di energia straordinaria e di attenzione particolare la città, creando dibattiti attorno a temi specifici dell’amministrare quotidianamente, fra qualche mese si sarà persa, ma oggi è più che mai vivo quel senso e quella voglia che si riscontra in tutti di poter esprimere la propria opinione. E’ un’energia che appunto rientra nello straordinario della politica e non nell’ordinario, ma credo basterebbe poco per riuscire a riproporre e rianimare le persone (sulla scia di questo mese) che spero si recheranno numerose alle urne. Di tutte queste, solo una piccola parte seguirà con scrupolo il partito o la persona che ha votato durante l’amministrazione. La maggior parte lascerà in segno di fiducia tutto in mano ai governanti eletti percependo come distante da se tutto ciò che può essere definito “politica”.
E vorrei proprio rivolgermi a quelle persone (davvero tante) che sentono come distante il mondo politico. Perché proprio voi che più vi sentite distanti e che più spesso degli altri vi lamentate, fate davvero parte di questo mondo. Anche solo nel momento in cui esprimete la vostra distanza o la distanza della politica da voi in quel momento avete fatto inconsapevolmente della politica. Perché fare politica significa costruire tutti insieme la polis cercando di far sentire tutti protagonisti e fare in modo di non lasciare nessuno indietro. I capitoli della partecipazione nei vari programmi elettorali si pongono proprio questo come obiettivo e io ci credo fermamente in questa cosa. Mi piacerebbe che la politica rientrasse come una cosa normale nel tessuto culturale del nostro paese. Da tanti è percepita come cosa sporca e quindi da non toccare o da non avvicinare. Lo ammetto, ci sono anche delle ombre in questo mondo, ma se tutti coloro che queste ombre le avvertono e le condannano dedicassero solo un minuto del loro tempo a guardare anche il bene che c’è nella politica e a riscoprire la sua funzione principale, allora sono sicuro che anche i più critici scoprirebbero che ci sono davvero tante persone che spendono la loro vita all’insegna di un ideale. E non sto parlando di coloro che andranno a occupare qualche poltrona (grande o piccola che sia), sto parlando invece di quelle persone che sono attori principali della politica ma che forse non si sono neanche mai candidati in vita loro. Mi piacerebbe che queste persone siano portate d’esempio ai più lontani. Infatti oggi ci siamo dimenticati la funzione dei partiti che devono ritornare innanzitutto a svolgere il loro compito di sviluppo delle tematiche e problematiche sociali. Oggi assomigliano più a cabine di regia che non a luoghi di confronto. E ripartiamo allora proprio da questi luoghi invitando i partiti ad aprirsi e rinnovarsi partendo da quelle persone che sono la spina dorsale dei partiti e che testimoniano più di ogni altro il loro forte attaccamento a quei determinati valori. Nell’altro senso spero che tutti i cittadini non avvertano barriere al loro ingresso nei partiti sentendo loro il diritto di esprimersi in quel determinato gruppo di persone. Riavviciniamo i cittadini alla politica, ripartendo dai partiti e facciamo capire che la politica è veramente di tutti.
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